Cibi che infiammano i sensi e risvegliano i desideri più nascosti. Pietanze capaci di far battere il cuore più velocemente e di accendere la passione. Fantasie o realtà? Da secoli tramandati di generazione in generazione, gli afrodisiaci popolano ancora oggi le nostre tavole, circondati da un alone di fascino e mistero. Ma quali sono i veri effetti di questi alimenti? E soprattutto, esistono davvero cibi in grado di stimolare l’appetito sessuale? Scopriamolo insieme.
C’è qualcosa di misterioso e affascinante nel concetto stesso di afrodisiaco. Fin dall’antichità, uomini e donne hanno cercato rimedi per risvegliare la passione, conquistare l’amore desiderato o ravvivare un rapporto. Piante, radici, spezie esotiche, intrugli magici… ogni cultura ha le proprie ricette segrete per accendere il fuoco della passione.
Anche oggi il fascino degli afrodisiaci è immutato. Basta digitare questa parola su Google per trovare un’infinità di consigli, dritte, elisir miracolosi. Tra questi, i cibi afrodisiaci la fanno da padrone. Ostriche, peperoncino, cioccolato: c’è chi giura che mangiare certi alimenti scateni automaticamente il desiderio sessuale. Sarà vero? C’è una base scientifica dietro queste credenze millenarie o sono solo leggende metropolitane?
In questo articolo analizzeremo i cibi afrodisiaci più famosi, cercando di fare chiarezza tra realtà, suggestioni e luoghi comuni. Scopriremo insieme quali alimenti hanno davvero proprietà “stimolanti” e come sfruttarne al meglio gli effetti per una cena indimenticabile.
Pronti a scoprire i segreti della tavola dell’amore?
L’irresistibile fascino degli afrodisiaci
Alcuni alimenti sono diventati famosi nel tempo per le loro presunte proprietà afrodisiache. Pensiamo alle ostriche, simbolo indiscusso di sensualità, o allo champagne, vino per eccellenza del romanticismo e della seduzione. Altri ancora devono la loro reputazione di “cibi dell’amore” alla forma che ricorda gli organi sessuali, come ad esempio gli asparagi o i fichi. Infine, troviamo spezie come lo zafferano e il peperoncino, che scatenano il gusto e infiammano la passione.
Ostriche e champagne: quanto c’è di vero?
Ma quali sono le basi scientifiche di tutto ciò? In realtà, per molti di questi alimenti, il potere afrodisiaco risiede più che altro nella sfera psicologica. Immaginare che mangiare ostriche o bere champagne possa accrescere il desiderio, aiuta a creare l’atmosfera giusta, rilassando e predisponendo alla seduzione. Si tratta quindi di un effetto placebo, derivante dalla convinzione che questi cibi siano in grado di stimolare la libido.
Le basi scientifiche: chi sono i veri “cibi dell’amore“?
Partiamo dal presupposto che non esiste un alimento miracoloso in grado di farvi fare faville a letto a prescindere dalla vostra volontà. Gli afrodisiaci agiscono soprattutto sulla psiche, creando un’atmosfera di complicità che favorisce l’intimità. Detto questo, alcuni cibi sembrano avere proprietà utili a stimolare l’appetito sessuale.
Eccone alcuni tra i più noti:
Zafferano
dona ai piatti un colore sensuale che evoca la passione. Ma non è solo una questione di suggestione: contiene safranale, una sostanza che pare aumenti la libido; inoltre, contiene crocina e crocetina, sostanze che stimolano il rilascio della dopamina e l’afflusso di sangue agli organi genitali.
Peperoncino
deve il suo effetto “piccante” alla capsaicina che è un potente vasodilatatore, in grado di aumentare l’afflusso di sangue agli organi genitali. Provoca aumento del testosterone. Dà calore, accelera il battito cardiaco e favorisce la circolazione. Questo aumenta la sensibilità e può tradursi in una maggiore predisposizione all’intimità.
Cioccolato
Contiene feniletilamina, sostanza che dona sensazioni di euforia simili a quelle dell’innamoramento. Attenzione però: funziona solo con cioccolato extrafondente, non al latte!
Pinoli, arachidi tostate, pistacchi e mandorle
Sono ricchi di arginina, precursore dell’ossido nitrico, sostanza coinvolta nella vasodilatazione e nelle reazioni dell’eccitazione sessuale. Contengono inoltre nutrienti, vitamine e sali minerali, che aiutano la produzione degli ormoni sessuali.
Asparagi
La loro forma falloide li rende da sempre un cibo eccitante. Sono anche fonte dell’aminoacido asparagina, che stimola la produzione di ormoni.
Caviale
È ricchissimo di zinco, minerale che favorisce la produzione di testosterone e migliora la qualità dello sperma.
Ostriche
Contengono un alto quantitativo di zinco, che stimola la produzione di testosterone. La loro forma ricorda inoltre i genitali femminili.
Fichi
Nell’antica Grecia erano considerati simbolo di fertilità per la loro forma femminea e delicata polpa rossa. Contengono lignina, precursore degli estrogeni.
Gli Afrodisiaci Naturali: Spezie ed Erbe Magiche
La natura è fonte inesauribile di sorprese. Alcune piante nascondono infatti principi attivi in grado di accendere il desiderio e potenziare le prestazioni.
Tra queste spiccano:
Yohimbe
gli alcaloidi contenuti nella corteccia di questa pianta africana hanno dimostrato di favorire l’afflusso di sangue ai genitali, migliorando l’erezione. Attenzione però, dosi eccessive possono causare mal di testa, insonnia e ipertensione.
Maca
conosciuta come il Ginseng Peruviano, questa pianta dalle radici afrodisiache viene usata da secoli come ricostituente. Secondo alcuni studi è in grado di regolare gli ormoni e aumentare la libido.
Damiana
questa pianta messicana, da secoli considerata un viagra naturale, sembra migliorare le prestazioni sia negli uomini che nelle donne, regolando gli ormoni.
Tribulus terrestris
è una pianta utilizzata nella medicina ayurvedica e cinese per le sue proprietà energizzanti e afrodisiache. Contiene saponine steroidee che secondo alcuni studi aumenterebbero la produzione di testosterone e di sperma, migliorando la libido e la funzione erettile sia negli uomini che nelle donne. Tuttavia le evidenze scientifiche a supporto non sono definitive.
Ginkgo biloba
è una pianta le cui foglie vengono impiegate per favorire la circolazione sanguigna e la vasodilatazione periferica. Ciò deriverebbe dal contenuto in ginkgolidi, flavonoidi e terpeni dall’azione antiossidante e protettiva dei vasi. Questo effetto vasodilatatore a livello dei corpi cavernosi del pene potrebbe tradursi in un miglioramento dell’erezione, motivo per cui il ginkgo è ritenuto un afrodisiaco naturale. Tuttavia anche in questo caso servono ulteriori conferme da parte di studi approfonditi.
Attenti agli eccessi: meglio non esagerare
Attenzione però: il troppo stroppia! Mangiare in quantità eccessive questi alimenti non porterà necessariamente ad una notte di trasporto e passione. Anzi, un consumo smodato di cibi piccanti come peperoncino e zenzero può provocare bruciori di stomaco e malessere. Meglio quindi assumerli con moderazione all’interno di una dieta varia ed equilibrata.
Controindicazioni: gli afrodisiaci non sono innocui
Ricordiamo inoltre che afrodisiaci “naturali” non significa privi di controindicazioni:
- chi soffre di pressione alta o problemi circolatori dovrebbe evitare il consumo di peperoncino, che inoltre irrita stomaco e intestino se usato in quantità eccessive
- il cioccolato è sconsigliato a chi ha problemi di ansia o insonnia
- l’alcol, che se consumato con moderazione può aiutare a sciogliere le inibizioni e accendere la passione, produce però un effetto solo temporaneo: quantità eccessive finiscono con lo spegnere il desiderio ed ostacolare il rapporto sessuale
- lo zafferano in eccesso può dare mal di testa e capogiri
- la maca andina può causare insonnia, nervosismo e alterazioni della pressione
- il ginkgo biloba non deve essere usato con antiaggreganti come aspirina o eparina
- l’estratto di tribulus terrestris è sconsigliato in gravidanza e allattamento
- la yohimbe può dare vertigini, nausea e vomito se assunta in dosi elevate.
Insomma, gli afrodisiaci vanno usati con giudizio, evitando il fai da te e confrontandosi con esperti. Soprattutto se si soffre di patologie o si seguono terapie farmacologiche.
La componente psicologica: fantasia e complicità
Dunque, gli afrodisiaci possono senza dubbio contribuire a creare la giusta atmosfera, grazie anche al potere evocativo che la tradizione ha loro attribuito nel tempo. Tuttavia, molto del loro effetto dipende dalla predisposizione mentale ad essere stimolati e sedotti. Per accendere davvero la passione, la componente psicologica è quindi fondamentale.