Ben 4 tonnellate di nocciole di provenienza turca vendute come italiane sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino, che ha smascherato l’inganno scoprendo che in realtà si trattava di un prodotto di importazione. Le nocciole contraffatte sarebbero servite per la produzione di creme spalmabili, sughi e pesti a denominazione protetta, utilizzando però un ingrediente di origine straniera al posto di quello nostrano DOP.
L’operazione, condotta tra settembre e ottobre in Piemonte, ha portato al sequestro del falso prodotto in due depositi situati nelle province di Cuneo e Torino. I titolari delle attività sono stati denunciati con l’accusa di frode in commercio. Le Fiamme Gialle, insospettite da alcune transazioni sospette, hanno scoperto che le nocciole importate dalla Turchia venivano fatte passare per italiane, con lo scopo di abbattere i costi di produzione e massimizzare i profitti illeciti.
Purtroppo non è la prima volta che la nocciola piemontese IGP finisce nel mirino dei falsari. L’oro verde di questa regione è rinomato in tutto il mondo, ma richiede cure e attenzioni particolari che si riflettono sul prezzo. Per questo motivo resta un obiettivo appetibile per i disonesti, pronti a sostituirlo con surrogati di qualità inferiore per trarne guadagni immorali.